Fabrizio Nardone vince il 1^ Premio (sezione Poesia) del Concorso Letterario “Tratturo Magno 2021”

“Tratturo Magno, rigenerazione di un territorio”, è il titolo del  convegno tenutosi il 9 ottobre all’Aquila nella sala ipogea del palazzo dell’Emiciclo del Consiglio regionale d’Abruzzo, per discutere sul rilancio paesaggistico del Tratturo e delle opportunità economiche e ambientali ad esso legate. L’evento è stato organizzato dall’associazione “Tratturo Magno 4.0”.

Al termine del convegno si è svolta la premiazione della prima edizione del Concorso Letterario “Tratturo magno letteratura verde”.

“Dalla memoria della bellezza dei ricordi nasce il bisogno di custodire il territorio, è la memoria che dà dignità e valore alle cose e ci spinge a preservarle – ha premesso Rita Pelusi, presidente della Giuria Tecnica – Quale migliore strumento della memoria se non il narrare e il cantare il territorio? Raccontare le esperienze vissute, significa sottrarle all’oblio, ridare centralità a questa eredità che lega le regioni che hanno vissuto l’esperienza della transumanza, in particolar modo l’Abruzzo e la Puglia, i cui patrimoni e tradizioni si sono uniti nel tempo, in una storia comune che va preservata e valorizzata. Le opere che hanno partecipato  al concorso sono la prova tangibile che la memoria storica è rimasta nei territori attraversati da questa importante vicenda umana e sociale, e merita di essere conosciuta in tutto il territorio nazionale, per la rigenerazione di un patrimonio ricco di storia, arte e cultura, che va dagli Appennini all’Adriatico”.

Per la Sezione Poesia, il Primo Premio è stato assegnato a Fabrizio Nardone per la lirica “Eco del viandante” con la seguente motivazione della Giuria: 

La storia si dipana attraverso l’andare dell’uomo che diventa viandante nel suo percorso di vita ed è un tutt’uno con la terra che lo accoglie nei suoi tratturi per indicargli il passo. Corretta la scelta di abbattere le barriere della punteggiatura, per riportare l’eco del viandante. La parola è densa di sensi espressi e di altri nascosti”.   

Le scelte linguistiche sono adeguate al genere lirico che presuppone la libertà stilistica. Le immagini, molto potenti, restano impresse nella narrazione come la scenografia di un film.  

Fabrizio Nardone vive a Sant’Elia Fiumerapido (in provincia di Frosinone).

 Si occupa di riabilitazione in ambito lavorativo.

Nutre da sempre una passione notevole per l’arte, soprattutto la scrittura ed il teatro, settori in cui ha ricevuto dei premi, ma soprattutto grandi soddisfazioni attraverso il donare e il ricevere le emozioni più autentiche della vita.

“Sono emozionato- ha dichiarato l’Autore durante la premiazione – perché nonostante abbia un passato di attore queste cose mi emozionano: non riesco mai a leggere in pubblico le mie poesie, perché la poesia va assaporata e letta nel silenzio. Ringrazio l’ottima interpretazione della mia lirica della prof.ssa Sonia Ciuffetelli. Per una volta me la sono ascoltata e gustata. È stata una bellissima giornata, vi ringrazio. Ho avuto l’onore di conoscere poco fa gli organizzatori e  mi è stato detto che abbiamo dato modo di iniziare questo percorso. No, è grazie a voi che noi abbiamo iniziato questo percorso. Oggi la mia famiglia non è qui: per via di alcuni problemi con il covid, i bambini non li ho potuti portare. Sarà però l’occasione per portarli sul Tratturo Magno. Non è un cammino, ma un percorso. Per molti un percorso di vita lo è stato, per me sarà un inizio con la mia famiglia: la porterò qui a conoscere questi posti straordinari ma anche quello che nasce da questo percorso. Il tema che è stato dato è stato folgorante. Lo confesso,  l’ ho scritta in 6 minuti questa poesia perché quando ho letto il tema io stavo lavorando e ho lasciato tutto e c’è stata un’ispirazione totale, mi sono immerso completamente in questo tema. La mia scelta con la famiglia è stata quella di spostarmi in campagna dalla città, per far crescere i miei figli a contatto con la natura perché stavamo, e io stesso stavo, perdendo il contatto con la Natura. Riscoprire questi territori, questi percorsi aiuterà sicuramente a migliorare la qualità della nostra vita e far crescere i nostri figli in un mondo migliore”.

Fabrizio Nardone è stato premiato dall’ on. Stefania Pezzopane che si è complimentata molto con Danilo Taddei, presidente dell’associazione organizzatrice dell’evento e con la Giuria per questa idea di associare al Tratturo Magno un premio letterario con una componente importante di poesia. ”Nella giornata di oggi – ha sottolineato la Pezzopane – abbiamo dimenticato un aspetto: i Pastori a volte erano poeti e la poesia a braccio, ed anche la poesia letta e scritta, era una componente della transumanza. Uno dei più grandi poeti è stato Francesco Giuliani che è morto nel 1970 a Castel del Monte e che ci ha lasciato moltissimi scritti poetici e non solo. Lui, quasi analfabeta, era riuscito a imparare a leggere:  leggeva  L’Orlando  Furioso, La Gerusalemme Liberata e i poemi omerici e riusciva, questa dotta cultura popolare, a riproporla. Qualcuno può immaginare che ci sia una dissonanza, invece c’è un’assonanza totale tra il Tratturo, la transumanza,  la poesia e la letteratura”.

 Tutto si interseca, inevitabilmente, in una circolarità virtuosa.

Teresa Rauzino

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